Panda, quando ci decideremo ad aprire gli occhi?

Oggi il sito di Repubblica ha messo online il seguente filmato, presentato al pubblico come una spassosa gag che vede protagonisti due “simpatici e teneri” panda impegnati a disturbare “giocosamente” un veterinario dello zoo cinese dove risiedono:

http://video.repubblica.it/mondo/ai-panda-non-piace-la-medicina-la-lotta-con-il-veterinario-e-comica/181455/180256

Ebbene, cari lettori, ancora una volta noi della redazione di Duecentesimi ci troviamo a denunciare con forza l’ennesimo tentativo di plagio dell’opinione pubblica posto in essere dalla lobby degli Ailuropoda melanoleuca, la specie di perversi e scellerati mammiferi noti al mondo intero con il nome di “panda”.

Come chiunque dotato di elementari conoscenze etologiche potrebbe facilmente confermare, questo filmato rappresenta un falso, montato ad arte per tentare di rafforzare negli osservatori l’errata convinzione circa l’innocua natura di questi abominevoli e spietati esseri.

Parassiti privi di scrupoli che ormai da decenni vivono alle spalle di un’inebetita comunità internazionale, convinta dai loro raggiri della necessità di salvarli da una presunta estinzione e pronta a sborsare milioni di euro ogni anno per assicurare il benessere di una specie che trama invece per estendere il proprio dominio su tutte le altre creature del globo terracqueo.

Osservando con un minimo di attenzione le immagini, senza lasciarsi fuorviare dall’accattivante musica di sottofondo pensata apposta per suggerire l’idea di un momento di divertimento e scherzo, è facile notare la follia omicida che balena negli occhi delle due feroci fiere, che lungi dal giocare con la loro inconsapevole vittima, come il filmato vorrebbe far credere, tentano in realtà di sopprimerla dopo averla bloccata grazie a una vile manovra a tenaglia, degna dei più biechi dei tagliagole. Solo grazie alla neghittosa e indolente natura dei due carnefici il veterinario riesce a sottrarsi all’ultimo momento alla loro sete di sangue e ad avere salva la vita. Queste pigre bestie, infatti, sono ormai talmente dedite alla crapula e ai bagordi da aver quasi definitivamente rinunciato alla soddisfazione dei loro belluini istinti attraverso attività di tipo fisico, preferendo sfruttare le debolezze dei loro ignari avversari per raggiungere i loro turpi scopi.

E non a caso, dove i panda non sono arrivati con la forza bruta, sono giunti con il loro criminoso intelletto, giacché il filmato ripreso dalle telecamere di sorveglianza è stato, come i due manigoldi ben immaginavano, visionato dalla direzione dello zoo. Che, come riferisce l’agenzia di stampa Xinhua, ha prontamente provveduto a licenziare il povero veterinario, accusato di non essere riuscito a svolgere il lavoro assegnatogli. Un particolare non certo trascurabile di cui il sito di Repubblica e tutti gli altri siti che hanno riportato la notizia non erano a conoscenza.

Ma che ci sembra sufficiente per far aprire gli occhi ai nostri lettori sulla reale malvagia natura dei panda, sui loro sadici istinti e sul loro diabolico piano di conquista del nostro pianeta.

Agisci prima che sia troppo tardi!

Firma la nostra petizione per l’estinzione dei panda:

http://duecentesimi.overblog.com/o-noi-o-loro-duecentesimi-per-estinguere-il-panda