Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
DUECENTESIMI

vaffanculo addio

Radical Zombies al Pigneto: la trama

Radical Zombies al Pigneto: la trama

Sinossi

 

Roma. Quartiere popolare del Pigneto.

Ivan, Giorgio e Pino sono soliti passare le loro serate da studenti universitari fuori corso presso i locali del Pigneto. Si spende poco, si beve tanto, si rimedia un po’ di fumo e, con perseveranza, si può addirittura rimorchiare qualche punkabbestia strafatta con tanto di cane al guinzaglio. Il loro impegno sociale si esterna nella lettura di libri come Dita di Dama di Chiara Ingrao, Il Romanzo del Vino di Savanna Samson, Cabaret Nosferatu di Jeff Scafati (e qui, il citazionismo del regista raggiunge livelli estatici). Mentre Pino sorseggia una gassosa Paoletti - la spuma è infatti misteriosamente terminata in tutti i locali – osserva il cane di un punkabbestia schiumare bava e mordere un ragazzo trendy di passaggio. Dopo circa quindici secondi, il ragazzo comincia ad avere strane convulsioni, getta a terra la sua sigaretta elettronica, si strappa via la pashmina dal collo e butta via l’iPod, mentre, nel mezzo dell’isola pedonale, riecheggia un pezzo dei Baustelle. In breve egli diviene uno zombie. Con i baffetti e l’ululato di inflessione pugliese.

Dopo un salto temporale, ritroviamo i tre protagonisti fuggiti dall’altro lato del ponte ferroviario, nascosti insieme ad altre persone dentro il rinomato bar Necci. L’isola pedonale è oramai in mano a strani zombie radical chic con indosso vestiti di seconda mano e collanine etniche, mentre alcuni morti viventi maghrebini sbranano i cadaveri dei poliziotti anti movida. In questo scenario apocalittico, Ivan, Giorgio e Pino organizzano la resistenza al bar assieme a due ragazze della Roma bene: Frida e Cecilia. Con loro ci sono anche Emilio Azzopardi, un vecchio alcolizzato, Pradeep Mantasetty, un bengalese venditore ambulante di fazzoletti, Paride Mengacci e Josè Varadero, una coppia gay italocubana, Regina Garibaldi, una trans brasiliana, don Oreste Lamagna, parroco di una chiesa dei dintorni, e Sandra Rossi, una sciatta cinquantenne disegnatrice di abiti di canapa. In preda al panico, dalla porta sul retro, riesce a intrufolarsi anche un esorcista cingalese gestore di un bar nei paraggi. Con lui c’è la figlia: lui la crede posseduta, ma in realtà è stata morsa da uno zombie. In tutta sospetta tranquillità, al gruppo si unisce l’onorevole Bruno Fastelli, un politico in voga prima di Tangentopoli, ora frequentatore di bar e di strani freak con cui condividere alcol e chiacchiere.

A loro si aggiunge infine Paolo, l’inquilino del sesto piano del palazzo di fronte, noto per i suoi consigli non richiesti. Paolo, malvisto da tutti, prende - o è convinto di prendere - il comando delle operazioni.

Dopo un paio di giorni trascorsi tra scellerati tentativi di fuga, ascolti di vinili di Gaber e De Andrè, degustazioni di pizza bianca stantia del fornaio di fronte, il gruppo si sveglia di soprassalto nel cuore della notte. I rumori sono inequivocabili: gli zombie sono arrivati nel giardinetto del bar Necci. Hanno oltrepassato il ponte ferroviario e sono curiosamente muniti di bottiglie di birra artigianale reatina. Paride riconosce una figura familiare tra i morti viventi: è lo zombie di Pier Paolo Pasolini. 

Paolo del sesto piano architetta un complicatissimo piano che prevede la creazione di una bomba composta da un quarto di digestivo Antonetto, crema pasticcera avariata, fusilli di Gragnano e liquido anticalcare. Ivan, Giorgio e Pino lo infamano, ma le ragazze gli danno ragione e dicono che è la scelta giusta. Intanto il vecchio alcolizzato muore di cirrosi e la trans Regina riesce a chiedere aiuto su un forum di scambisti olandesi attraverso il suo smart phone che funziona giusto per un minuto e poi si rompe di nuovo come quelli di tutti gli altri. Don Oreste ritiene opinabile la scelta di chiedere aiuto proprio sul forum di scambisti e sputa contro la trans, Paride e Josè lo spintonano, mentre Frida e Cecilia sostengono che sarebbe stato meglio postare una foto della situazione su Instagram o su Repubblica.it. Intanto Sandra e Pradeep, incuranti del dramma, fanno l’amore nel retrobottega. La figlia del barista esorcista morde il padre e Ivan è costretto a spaccare la testa ad entrambi, utilizzando un mattarello. L’onorevole Fastelli fraternizza con il bicchiere, senza dare un apporto concreto. Tuttavia è l’unico che, credendoli normali freak con cui condividere il tavolo, riesce a rendere docili alcuni morti viventi.

Il gruppo si sgretola e gli zombie avanzano. Come andrà a finire? E cosa farà Pasolini?

Zombies: la S è muta.
E pure la
E.

Jeff Scafati scrive e dirige un horror post-atomico che vale due centesimi.

Guarda il teaser.

Iscriviti alla pagina ufficiale su Facebook.

Radical Zombies al Pigneto: la trama
Condividi post
Repost0
Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post
A
Il problema del Pigneto non sono gli zombies ma le decine di cani dei punkabbestia che girano liberi per strada e cercano costantemente di leccarti le palle...
Rispondi